10 febbraio 2025
Napoli, Palazzo Caracciolo, camera 244
Pomeriggio
Avrei voluto ricordare Maddalena Cerasuolo, che aveva vent’anni, quando scoppia la guerra, e lavorava in una fabbrica di scarpe. Di quando si unisce alle persone che cercano le armi – che è ora dell’insurrezione contro i nazifascisti – e che con grande coraggio per le strade di Napoli battaglia per la libertà.
Avrei voluto ricordare anche Guerriera Guerrieri, che aveva quarant’anni, quando scoppia la guerra, e faceva la bibliotecaria. Di quando si oppone con fermezza e a lungo contro chi voleva rubare i libri, i nostri libri, per portarseli in Germania o altrove, nascondendoli in mille luoghi.
Avrei voluto ricordare anche Matilde Serao, che non c’era più, quando scoppia la guerra, e che faceva la giornalista, e di quella volta che fondò un quotidiano e ne diresse altri, pure in questa città, e che magari avrebbe vinto il Nobel per la letteratura, se Mussolini non si fosse opposto, ma d’altra parte lei era antifascista, e pure noi lo siamo.
Avrei voluto ricordare ieri, che ero felice più di oggi, mentre affacciato sul balcone, guardo questa città, e mi faccio sorprendere dalla malinconia.