C’est le guet

Mi sveglio la notte, forse sono i sogni o i pensieri, giro per casa, guardo dalla piccola finestra, tutto va bene, la gente dorme, solo i gatti sono in giro, non c’è motivo di allarmarsi, ecco a destra il profilo del campanile, vorrei essere lì sopra, portare le mani a fianco della bocca e gridare, con tutto il fiato che ho in gola, “sono la sentinella, sono le due di notte, sono le due di notte”, e non ci sono incendi né pericoli, ma non siamo nel Quattrocento, la gente non gradirebbe, forse solo a Losanna, le guet continua a gridare ai quattro venti “c’est le guet, il a sonné deux, il a sonné deux”, ma lì è tradizione, e nessuno si lamenta, anzi guai ad interromperla, ma che vado a pensare, torniamo a letto che è meglio, magari una sera d’estate lo faccio davvero, passare la notte in cima al campanile ed ogni ora gridare che tutto va bene, che male c’è.