Sbarcare il lunario

Stamani, parlando con una giovane amica, durante la conversazione ho usato l’espressione “sbarcare il lunario”, e dal suo volto pensieroso ho capito che ormai, alla soglia dei miei sessant’anni, sarebbe il caso che io utilizzassi un linguaggio più appropriato all’età degli interlocutori.

Frasi come “succede un quarantotto”, “è come un ambaradam” (lo so che ormai si usa la n finale, ma io sono più affezionato all’originale), oppure “prendi la sita” (questa la capiscono i miei coetanei massesi), sarebbe il caso di metterle da parte quando si parla con le persone giovani, che già ti guardano con sospetto essendo tu di un altro pianeta dal punto di vista dell’età.

Insomma, si rischia di fare una figura barbina.

Ehm.