Chi sa, sa

In queste settimane nel nostro Paese si torna a scuola, o all’università. Studiare è bellissimo, se diventassi ricco altroché Ferrari o viaggio a Miami, impiegherei il mio tempo a studiare liberamente quello che mi interessa, ma non sono ricco e quindi… studio lo stesso, anche se meno di quello che vorrei.

A parte queste considerazioni personali, è l’occasione per augurare a tutte le persone che frequentano quei posti bellissimi che sono le scuole e le università, di trascorrere dei momenti fantastici e di non gettarli al vento, perché sapere le cose vuol dire essere liberi – anche di formarsi un’opinione controcorrente – e non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.

Quando andavo all’università a Pisa, passavo ogni tanto da via Volta, e poco prima di entrare in via Santa Maria, gettavo lo sguardo ad una piccola lapide che conteneva un ammonimento scritto da un tale Francesco intorno al 1620, che recitava più o meno così: “A tenpo a tenpo, chi sa sa, chi non sa, su’ danno” e accidenti se aveva ragione!